LA SACRA SUPPELLETTILE E I PARAMENTI SACRI

La celebrazione della Messa è un rituale molto complesso in cui ogni gesto ha un significato. All'interno di questo antichissimo rituale un ruolo ben preciso è affidato agli arredi sacri, gli oggetti che nella liturgia cattolica sono stati concepiti sia per la persona del sacerdote (paramenti sacri), sia per la confezione e conservazione del Santissimo Sacramento (vasi sacri), sia per ornare l'altare e la chiesa dove si celebra il rito. Dalla semplicità della liturgia nei primi secoli del Cristianesimo la celebrazione eucaristica ha acquisito nel tempo una forma rituale più definita, in cui si è affermata l'idea che il servizio liturgico si distaccasse per ricchezza e squisita fattura dagli oggetti di uso comune e che la materia con cui si confezionano gli arredi sacri debba essere più o meno preziosa secondo che si trovi a più o meno diretto contatto con la Santissima Eucaristia. Anche la decorazione degli oggetti sacri risponde ad esigenze liturgiche ben precise, che richiedono la scelta di temi, personaggi e soggetti adeguati.

Il parato liturgico è un insieme di vesti e paramenti liturgici coordinati, composto generalmente dalla pianeta, dalla dalmatica, dalla tonacella e dal piviale, accompagnate da accessori quali il manipolo, la borsa, il velo del calice e la stola, realizzati con lo stesso tessuto pregiato adorno di ricami preziosi. Le prescrizioni relative alla sua composizione ed al suo utilizzo liturgico risalgono al Messale di Pio V (1570). Le vesti sacre traggono origine dall'abbigliamento laico, soprattutto in epoca romana, per poi modificare dimensioni e decorazioni nel corso dei secoli.
La Chiesa nel tempo ha espresso il suo messaggio liturgico anche attraverso i colori prescritti per gli ornamenti ed i paramenti sacri. Nell'antichità la veste candida dei sacerdoti della Chiesa delle origini richiamava simbolicamente il candore delle vesti degli angeli, dei santi e dei martiri ma non c'erano delle prescrizioni liturgiche sui colori dei paramenti sacri. Le norme variarono nei secoli fino a giungere alle prescrizioni tuttora in uso del Messale Romano di Pio V (1570), che consentono cinque colori: il bianco, il rosso, il nero, il viola e il verde.

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