Artworks

Andria, vecchio Vescovado
Sculture lignee dipinte
XIX secolo

I “manichini vestiti” appartengono come genere alla vasta produzione della statuaria processionale pugliese. Diversamente dalle statue medievali, scolpite interamente nel legno, quelle barocche venivano rivestite con stoffe preziose lasciando scoperte solo il volto e le mani, in alcuni casi anche le gambe. Le estremità lasciate in vista potevano essere realizzate in legno o in cartapesta, erano intercambiabili a seconda del soggetto che dovevano rappresentare e venivano generalmente montati su di un sostegno in legno a forma di gabbia o “girello”.
Di questi manichini, rinvenuti in un armadio nel salone d’ingresso del vecchio Vescovado di Andria, tuttavia, sono giunti fino a noi solo queste parti mentre si sono perse sia le basi su cui poggiavano sia le vesti che indossavano.
Le sculture qui esposte vengono attribuite alla bottega dei Brudaglio, una nota famiglia di scultori andriesi: infatti la testa dell’Addolorata riporta sul retro la firma e l’anno di realizzazione “Vitus Brudaglio Civ.tis Andriae/ Sculpsit. 1879.”.
Interessante è anche la testa di una Madonna senza capelli che presenta sul capo un perno su cui veniva agganciata la corona; i capelli venivano aggiunti durante le fasi della vestizione e cambiavano a seconda se dovesse rappresentare la Desolata, l’Addolorata, etc.
Le corone sono realizzate in argento e argento dorato, lavorate a cesello con bruniture che migliorano gli effetti di luce facendo risaltare alcuni particolari. Sono decorate con elementi floreali e vegetali alcune terminanti con piedistalli sormontati da elementi diversi.
Due sono identiche e differiscono solo nelle dimensioni perché appartenenti, la più grande, alla Madonna e la più piccola al Bambino. Sono realizzate in argento dorato e terminano con un piedistallo sormontato da un’aquila con aureola triangolare, simboli della protezione di Dio.
La corona argentata è impreziosita da pietre colorate incastonate lungo la base, le nervature principali e una di colore rubino al centro della croce raggiata e dorata che svetta sulla sua sommità. È caratterizzata da una decorazione a motivi vegetali impostata su una base decorata da un doppio giro di perlinature.
La corona ha un orlo con due collarini sovrapposti decorati con perline. Il fastigio è formato da quattro volute a foglie d'acanto intervallato da gruppi di tre stelle. Il globo con cordone centrale è sormontato da una crocetta apicale lanceolata. In origine, la corona doveva essere dorata e impreziosita da pietre colorate di cui oggi restano solo i fori per l’incastonatura visibili lungo la base.
La corona presenta una base a doppio cordone liscio su cui sono impostate sedici palmette con all’interno motivi a pavone dorati (?).
L’ultima corona è conservata insieme ad uno scettro; probabilmente appartenenti ad un Bambinello, sono realizzati in argento. La corona presenta una base a un doppio cordone su cui si imposta una decorazione a motivi vegetali impreziositi da elementi in argento dorato.

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