Andria, Cattedrale di Santa Maria Assunta
Raso in seta, ricamo a filo d’oro, sete policrome, paillettes
Piviale: cm. 140x440; dalmatica: cm. 105x117; pianeta cm. 112x66
Manifattura napoletana, XVIII-XIX secolo

Il parato pontificale del Capitolo di Andria, citato nell’inventario di Mons. Macchi del 1930, si compone di un piviale, una pianeta, due tonacelle, una stola, due manipoli, un velo da calice e uno omerale e di una base di corporale.
In raso fondo crema, ricamato a fili d’oro e sete policrome, presenta un’articolata composizione decorativa a cartigli, volute, fiocchi d’amore, motivi a candelabra e fiori in sete policrome che si estende sull’intera superficie del parato con i galloni che pur ripartendo gli spazi, non si pongono come elemento di cesura dell’impaginato decorativo ma ne diventano parte integrante.
Galloni in lamina dorata e fodera in rasatello color porpora nella dalmatica, in teletta cremisi nella pianeta.
Sul parato è presente lo stemma Capitolare, lo scudo coronato con in campo le lettere S. M (Santa Maria).
Lo sviluppo decorativo e le caratteristiche tecnico-stilistiche permettono di inquadrare il parato nella produzione di ambito napoletano a cavallo tra i secoli XVIII e XIX.